lunedì 30 luglio 2012

Magnetofono postale/7

UFFICIO POSTALE DI SASSARI (Carbonazzi)

Impietositi, gli impiegati anticipano l'apertura e fanno entrare i 13 clienti mattinieri, che in una guerra aperta contro la privacy hanno già spiegato gli uni agli altri cosa devono pagare, quanto e perché. Una settantenne rampante mostra con nonchalance la trasparenza della cotta di maglia all'uncinetto e un push-up di tutto rispetto; poco più in là, il 12° chiede a un bim
betto inutilmente lì che numero è e cerca di convincere un ultrapensionato a cambiare il suo biglietto A0010 col suo E002: il vecchietto lo guarda con disprezzo, e alla terza richiesta inizia a recitare maledizioni incomprensibili ma temibilissime in sardo stretto, che fanno allontanare il 130kg di proposta. 

Un altro vecchietto: "Ma io ho il numero A005, perché non tocca a me?" chiede girando per i tre sportelli aperti. "Perché siamo all'A003, signore, e il 3 viene prima del 5". Un po' piccato, guardando gli altri in cerca di sostegno, commenta: "Questa è buona! Avete sentito? Ma appena si libera uno vado là e gli faccio vedere io!".
Visto l'intreccio di tre sguardi incenerenti degli impiegati, non mi resta che uscire, pregando che i vetri delle porte scorrevoli siano antiproiettile.

Sassari, Piazza Tola

Magnetofono postale/6

UFFICIO POSTALE DI SASSARI-CARBONAZZI, h. 8.20 (dieci minuti prima dell'apertura). 

Dalla conversazione tra due massaie sassaresi orgogliose della loro missione mariti-obesizzante (ribadisco: sono le otto del mattino):
"Il mio Gavino ha detto che fa caldo oggi, per cucinare". 
"Ebbeh, già si mangia qualcosa di freddo? E da quando?". 
"Tschess (esclamazione che vorrebbe dire "Oh Gesù", mi dicono), non s'è visto mai. Basta fare qualcosa di veloce". 
"Eja, ho una pentola di ieri da scaldare...". 
"Il mio Gavino non mangia niente del frigorifero", commenta l'altra, strabuzzando due occhi da donna sfruttata (ma quasi tronfia dello sfruttamento): "Gli farò le melanzane alla sassarese,* e già si fa in fretta". 

Un passo indietro e soffro per troppa cucina apribuste da single.

* simil-melanzane alla parmigiana, n.d.r.

Niente a che fare con le originali,
ma mi è presa la voglia...

Magnetofono spiaggiato/5

PREGNANT?

Due agitate fanciulle girano tra le mani un test di gravidanza (in spiaggia!) e decidono di guardare le istruzioni. Quasi subito, decidono di andare all'elenco nudo e crudo, per non perdere tempo. Con fare cameratesco, partono con una lettura ad alta voce, ma qualcosa le blocca. La parola "minzione". Strabuzzano gli occhi e guardano attorno, convinte di trovare forse un e
sempio illuminante lì intorno (analizzassero quelle correnti così piacevolmente calde dove hanno fatto or ora il bagno...): niente. 

Una fa all'altra:

"Ci sarà un errore, dai, dicevano minchione. Perché per farsi mettere incinta alla tua età... Te ne fossi fatta uno, capirei, ma dopo tutti quelli che ti sei ripassata anche solo quest'anno"...
Lo so: non ho mai capito la statistica.

(Spiaggia delle Bombarde, Alghero)


Magnetofono spiaggiato/4

(per precisione, datato:1 settimana). MOMMY PORN

Mrs. CosciaProrompente sfida le leggi di elasticità dei nodi dello slip, carezzati da smagliature e varicose. Dice al figlio che gioca con la sabbia di guardare il mare. Quindi passa la crema al suo giovanissimo primo figlio... No, marito (fisicato, abbronzatura cioccolato OVUNQUE, espressione inespressiva da quasi-tronista). Lui inizia l'operazione 
di verniciatura, diretto dalle istruzioni smaltate delle zampe di gallina di Mrs. Cosciaprorompente. Quando arriva al retro bordo slip, la aspirante capomastro tace, inizia a deglutire a fatica, gira a forza la testa del figlio curioso e commenta (voce roca, sovracchili in visibile godimento da sbattimento e palpazione): "Insisti, o se mi arrosso Lì stasera non abbiamo niente da fare...". Il ganzo insiste e aumenta la foga. Ecco, questa è la prova concreta del "mommy porn". Cattiva influenza di 50shades?



(Alghero, spiaggia del Lazzaretto)

domenica 29 luglio 2012

Magnetofono spiaggiato/3

THE WHITEST and THE LASCIVIOUS

Coppia puccipucci monta un tattico ombrellone: lui, l'uimopiubiancodelmondo cerca di ripararsi, lei abbronzatissima e in perizoma si esibisce in stiracchiamenti allusivi, ma lui è troppo preso a cercare di nascondere al sole i suoi due metri di uomo. Lei prova la strategia della crema. Lui le offre la sua protezione 50. Lei rifiuta categoricamente e inizia a sfilargli dav
anti, inutilmente. È chiaro che the Whitest la conosce millimetro per millimetro, e la precedenza va ai suoi cm di pelle simil-finlandese. La perizomata insiste per fare il bagno. Rassegnato, the Whitest controlla che la crema sia waterproof, poi si sistema lo slippino monolitico e la segue. Tocca mettere gli occhiali da sole o mi ferisce il riflesso. Dalle lenti scure, vedo un delfinone bianco che adempie alle sue funzioni biologiche nell'acqua di Stintino. Quasi applaudo: spero che la perizomata la smetta di sfilare per un po', suscitando i commenti d'invidia delle signore e le gomitate ai loro uomini. Per la quiete pubblica e per il mio Roth...





Spiaggia Le Saline, Stintino
29 luglio 2012

Magnetofono spiaggiato/2

Al chiosco delle bibite suonano solo Gigi D'Alessio. I miei vicini di salviettone milanesi cercano di spiegare il perché: 
"Secondo te, dico, li pagano? Un tot a volta che passano il cd?". 
"Mah, E poi come potrebbe controllare che lo fanno davvero?". 
"Avrà degli ispettori. In borghese, che vengono qui e poi riferiscono. Sai, mica si fanno notare". 
"Ma dai, impossibile, vie
ne a costare troppo. Certo che sarebbe un bel lavoro...". 
"No, avranno un sistema computerizzato per ogni ascolto". 

Silenzio imbarazzante. 

"Vado a chiedere di cambiare cd: se rifiutano, vuol dire che prendono le tangenti davvero".
Cari amici milanesi: meno seghe mentali almeno in vacanza? (in tutto questo, io leggo Roth)

Spiaggia Le Saline (Stintino, SS), 29 luglio 2012


Magnetofono spiaggiato/1

Marito veneto ultrasettantenne chiede ripetutamente a vucomprà senegalese un paio di "braghe da sbarco". 
Dopo dieci minuti di chiarimenti (finiti con indicazione di un modello simile), partono le contrattazioni con la moglie scettica, che non vuole il marito in finto jeans patchwork. 
Tentativo di mediazione:
"Non è che non ti stanno bene, è che non mi 
piacciono". 


Vucumprà:"Dai, signora, fallo vincere almeno qui". 


Marito:"Certo che in Senegal come fate con tre o quattro mogli?". 


Vucumprà, sornione:"Là le puoi anche picchiare, stanno zitte. Quattro italiane? Impossibile". 


Il marito compra le braghe, la moglie commenta con la vicina di ombrellone:"Tanto poi non gliele faccio mettere".



(Spiaggia Le Saline, Stintino, luglio 2012)