lunedì 11 settembre 2017

Magnetofono cittadino/50

COME RIDGE... A VOLTE RITORNO
3 anni di silenzio (colpevole?)

Foto da un coraggioso sito web
con ottima funzionalità digestiva
Sono successe tante cose in questi tre anni, in cui vi avevo lasciato su un treno dove origliavo arrivavano fantasiose boiate. Ma ora - dopo tre traslochi, la conquista di un fidanzato coraggioso, la convivenza con un gatto più furbo di me, l'inizio e la sopravvivenza all'insegnamento, l'inizio e la fine di un lavoro, tante strette di mano e qualche sputo (immaginario, purtroppo) - ci siamo! Perché l'evento è ghiotto e hot, anche se ormai dovete cancellare i bei racconti di avance di gran classe. Ho notato che le avance arrivano ancora, ma c'è qualcosa di patetico come Ridge in queste ultime puntate di Beautiful - che poi, a dirla tutta, sulle mascelle che bucano la pelle non c'è granché da dire, è un chiaro effetto collaterale della slinguazzata con balde giovani con quarant'anni meno di lui e molta più prestanza fisica; ok su quello taccio, quindi, ma sui vestiti...! Ma forse questa foto è stata scattata a Coachella?!
Ecco, allora immaginatemi così: come una Brooke un po' più invecchiata (ma non ingrigita), con uno sguardo ancora più divertito da quel che vedo (c'è pieno di Ridge, che credete?), lo stesso sorriso di prima (una o due carie in più). 

IN VIAGGIO CON L'OSPITE D'ODORE

Lost in PP (Pianura Padana)
Ci siamo. Immaginate una domenica pomeriggio, sul tardi, di fine estate: tempo bigio in Pianura Padana, l'abbronzatura (poca) che inizia a prendere il colore di tendone della nonna lavato con troppo Dash, la polenta e spezzatini della mamma (avete mai notato quanto l'apporto di kcal delle mamme viaggi di pari passo con le previsioni? Ma quest'anno è iniziato ben presto, con 25° buoni...). Mi sono traslata fino alla macchina con la classica andatura sicura di chi ha tacchi tanto alti da fare testamento ad ogni passo (peccato  che io avevo le sneaker e in testamento posso lasciare solo qualche quintale di libri e un gatto, e il Magnetofono, ovvio). 

Insomma, in qualche modo salgo sulla macchina, lasciata volutamente con i finestrini abbassati per prendere aria e ritemprarsi dopo i bagni di afa padana, saluto che neanche Kate e parto.
Sono persa in una cantatina a squarciagola di Tiziano Ferro, strumento che tiene a distanza le altre macchine come neanche il cruise control più sofisticato sa fare, penso alle buche che sulla statale impegnerebbero anche Hamilton, quando l'occhio cade sul finestrino semichiuso, lato guida. Una macchietta scura ha invaso il mio campo visivo, una macchietta che si muove e sembra risalire il vetro, impavida e imprudente, ma la superficie è scivolosa, provo a dire alla macchietta di stare lì ferma immobile, di non fare un passo oltre, e invece... tac, la macchietta cade rovinosamente e dal rumore incazzato si rivela per quello che è: un cimice! (Lo so, forse dovrei dire la cimice, femminile, ma mia nonna diceva sempre che "il cimice" è noioso come i maschi quando hanno fame, da lì scusate ma mi trovo d'accordo e per me la cimice è maschio).
Ci assomigliamo meno solo perché ho tagliato i capelli

PARENTESI BIO-SCEPTICAL
(vorrei mettere una foto, ma non ce la faccio - se la vedete, è perché alla fine della scrittura ho trovato coraggio e mi sono scolata 7 Martini per cliccarci sopra, salvarla ecc. ecc.)

Cara Evoluzione, hai cancellato dal nostro pianeta un sacco di animali magari pericolosi ma infinitamente belli: pensa ai dinosauri. Ok, ci hanno provato con Jurassic Park, ma abbiamo visto che è stato meglio così per noi delicatissimi uomini, fatti senza nemmeno una pelliccia (alcuni, per lo meno) e artigli credibili (tranne le donne con nuove unghie finte da Edward Mani di forbice). Comunque... Perché hai lasciato i cimici a prosperare agevolmente per la pianura? Perché? Quali raccomandazioni hanno avuto? No, parliamone: sono brutti, puzzano, sono inutili, fanno da cibo per le rane e qualche altro animale. Va bene la dieta varia, ma non potevi almeno renderli inodori o al sentore di mango, alla vaniglia occhissssachealtro?!

FRANCAMENTE...

Solo così mi risulta sopportabile...
... sappiate che nutro un terrore atavico per i cimici: loro partono a volare e io corro per la stanza stringendomi nelle spalle, provando a incassare il collo alla Maurizio Costanzo, facendo esercizi di corsa sul posto con le ginocchia alte, spaventando tanto il gatto da fargli venire il "codone" gonfio delle migliori occasioni (e allarmando e schifando il fidanzato, che probabilmente ha aggiunto questa alle tante ragioni per la non-convivenza: schizo-cimiceria). 

MA CHUCK-NORRIS-GLO ERA ALLA GUIDA

Però non grido. Sono in macchina, con un cimice di immensa stupidità che si è appena schiantato sui miei pantaloni nuovi e muove convulso i suoi piedini puzzolenti, e non faccio una piega, cerco l'area di sosta più vicina e mi butto in una derapata, che neanche Chuck Norris (evito lo stridio delle gomme solo perché sono precaria). 
Insomma, arrivo nella comoda piazzetta davanti a una nota azienda nella provincia pavese (che non citerò, solo perché non mi hanno offerto gadget per correttezza). Immaginate il cancello dell'azienda e davanti una vomitatina di asfalto, sufficiente per far fermare un bilico e qualche macchina parcheggiata in parallelo. Ecco, lì per lì non ci ho neanche badato, ma istintivamente parcheggio rapidamente e inchiodo di fianco a una macchina già parcheggiata, in pratica sono accostata, abbasso il finestrino del lato guida con l'obiettivo di sparare lontanissimo il cimice che nel frattempo si è fatto una sgambettata fino al finestrino, di nuovo. Le mie attenzioni, già messe a dura prova (non sentivo neanche più Tiziano sparato a palla), erano tutte concentrate sull'esserino verde, quindi non mi sono accorta che la macchina al mio fianco non era vuota. 
Anzi. Se voi vedeste una macchina accostare e tirare giù il finestrino, a che pensereste? Probabilmente a una persona che ha bisogno di un'indicazione stradale? Invece no. 
Appena mi disfo dell'esserino svolazzante e rabbrividisco quelle duecento volte in tre secondi, lascio che i miei occhi smettano di isolare il colore verde semovente e guardino un po' più in là. E là, fuori dal mio finestrino, un altro finestrino tirato giù, un sorriso ultra-cinquantenne, una collanina tanto tamarra che anche Corona impallidirebbe, che neanche i Narcos la metterebbero... E soprattutto, il tono: ammiccante, un cenno che muove tutta l'onda di capelli sale e pepe belli unti di brillantina, che ricadono in parte sul colletto tirato su di una improbabile camicia bicolore (le vendono ancora).
E dice, con una mano posata sul volante con noncuranza: 
"Ehi, non ti facevo così giovane". 
Ripresa dal primo femminile compiacimento (cosa volete farci, tra poco si soffia su altre candeline?!), penso che in effetti la situazione è piuttosto ridicola e provo a chiarire:
"Mi scusi, mi sa che c'è un errore, mi sono fermata solo per cacciare via un cimice".
Per un attimo (ma un nanosecondo) rimpiango che l'animaletto puzzolente non sia ancora a portata, come testimone, a annuire con le sue raccapriccianti antennine. 
"Dicono tutte così, ma non fare la timida..." mi dice in tono ammiccante.

Ora... Mio caro sessantenne arrapato? Ma chi devi vedere, una domatrice di cimici? Perché con tutta la buona volontà, non ti fai una grande pubblicità da uomo femmin-arrapante se mi dici che tutte trovano una scusa come la mia per sparire ed evitarti?! E poi, dobbiamo dedurre che prendi appuntamenti al buio solo in autunno e a inizio-primavera, con la comparsa dei ronzanti terrori della pianura?

Spiegato il misunderstanding, riparto dopo aver controllato che non siano entrati altri odorosi ospiti, ma noto con un po' di terrore che il mio nuovo fan mi sta seguendo e saluta a ogni semaforo, a ogni rotonda, tirando fuori dal finestrino il braccio pieno di improbabili braccialetti da "giovine". E io, silenziosamente, prego il Dio dell'Evoluzione: ti prego, fa' entrare uno sciame di idioti soldatini verdi nel suo BMW e prometto che per le prossime tre stagioni butterò fuori da casa i tuoi esserini senza ripassare ogni volta la filastrocca della loro inutilità... 

Non so cosa è successo, ma a un paio di km dalla città il mio paladino coraggioso si è fermato in un'altra area di sosta ed è sceso di fretta. Preghiera esaudita? 


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